Ho da poco finito "il Maestro e Margherita", che raccomando. Sto leggendone un altro, e già nelle prime pagine ho trovato questa citazione di Ahron Appelfeld:
" Lo scrittore, se è un vero scrittore, trae da dentro di sè ciò di cui scrive, e perlopiù scrive di se stesso: le sue parole hanno significato solo se è fedele a se stesso, alla propria voce e ritmo."
Anche per l'uomo che non scrive, che non è artista è così, o è totalmente uomo e quindi parla di sè, oppure parla come il mondo gli insegna.
donna Lieta
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