giovedì 27 giugno 2019

Clochard



Che bello!  Questa mattina ero al parco con i miei nipoti; ad un certo punto è arrivata una signora che si è stesa sulla panchina dopo aver disposto tutti i suoi beni, il suo guardaroba, in ordine, vicino a lei.
Poi si è messa a scrivere indossando dei guanti di plastica trasparenti, quasi a lasciare un distacco tra lei e i fogli.
Si è immersa nella scrittura incurante del vociare dei bambini,  degli adulti: era lei e il foglio dove mettere , fissare i suoi  pensieri. 
Mi sono immedesimata con lei; anch’io amo scrivere i miei pensieri!  Chissà  cosa avrà scritto!
Forse le è rimasto questo ultimo legame con la realtà e con se stessa.
donna Lieta

lunedì 24 giugno 2019

Nipoti

Sono a casa  mia , per otto giorni, quattro dei miei sette splendidi nipoti.
Indubbiamente è impegnativo, molto impegnativo; alla sera alle dieci crollo in un sonno profondo e ristoratore.
Ma quanto sono belli? Ma quanto sono una sorpresa di domande, di discorsi del loro mondo fantastico? Li ascolto, godo nel sentirli inventare storie, avventure, persino quando litigano: l’altro giorno la seconda femmina, siccome aveva litigato , ha detto a sua sorella: ” tu non sei più mia amica, non sei più mia sorella”. È fantastico come riescano a cancellare legami, in un attimo. Però a differenza dei grandi dopo due minuti li riallacciano.
Che differenza tra i grandi! Perché non manteniamo un cuore puro come quello dei bimbi? Cosa si insinua nell’animo umano così da rovinarlo?  Si chiama “male”. 
Però abbiamo anche la possibilità di trovare il rimedio. Occorre cercarlo!

donna Lieta

domenica 9 giugno 2019

Talenti

Non conosciamo mai la nostra altezza
finché non siamo chiamati ad alzarci.
E se siamo fedeli al nostro compito
arriva al cielo la nostra statura.

L’eroismo che allora recitiamo
sarebbe quotidiano, se noi stessi
non c’incurvassimo di cubiti
per la paura di essere dei re.

Emily Dickinson

Ieri parlavo con un amico dei vari talenti donati agli uomini. Mi rammaricavo un po’ di non sapere dipingere, suonare, cantare ecc... insomma come poi lui ha sottolineato ero un po’ “calimero”
A ciascuno è dato un talento che solo (come recita la poesia qui sopra), quando siamo chiamati ad alzarci, quando dobbiamo rispondere responsabilmente della nostra vita  allora emerge il talento. Non è mai banale!  Siamo dei “re”.
donna Lieta

martedì 4 giugno 2019

Infinito

.Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
Giacomo Leopardi

Mi è venuta in mente questa poesia guardando fuori da questa finestra.
Stupenda immagine e poesia!
donna Lieta