martedì 31 maggio 2016

Richiamo

Sono stata in un giardino particolarmente tranquillo, silenzioso, non molto frequentato.
Mentre lo percorrevo dagli alberi si sentiva il cinguettio degli uccelli. Diverso tra loro, quasi riuscivo a distinguere quelli più comuni. Il richiamo che si facevano....cinguettii più forti, vigorosi, come a dire...sono qui, trovami! La natura nella sua semplicità ed essenzialità mantiene il ritmo della riproduzione.
E noi uomini? Mi interrogo....
donna Lieta

mercoledì 25 maggio 2016

Attesa

L'altro giorno ero in un centro ospedaliero che ospita anche persone anziane a lunga degenza.
Percorrendo il lungo corridoio ho osservato un signore seduto su una poltroncina che fissava la porta d'ingresso. Era in attesa...ho pensato alla poesia di Clemente Rebora:
 

Dall'immagine tesa

da "Canti anonimi"

Dall'immagine tesa
vigilo l'istante
con imminenza di attesa -
e non aspetto nessuno:
nell'ombra accesa
spio il campanello
che impercettibile spande
un polline di suono -
e non aspetto nessuno:
fra quattro mura
stupefatte di spazio
più che un deserto
non aspetto nessuno:
ma deve venire;
verrà, se resisto,
a sbocciare non visto,
verrà d'improvviso,
quando meno l'avverto:
verrà quasi perdono
di quanto fa morire,
verrà a farmi certo
del suo e mio tesoro,
verrà come ristoro
delle mie e sue pene,
verrà, forse già viene
il suo bisbiglio.

domenica 15 maggio 2016

Donna

.....La donna – come scrive madre Cànopi – se vive autenticamente la sua vocazione si trova sempre e comunque al “primo posto”, cioè al posto centrale che spetta all’amore. E la notizia è che le donne così sono davvero contente, quando sono realizzate nelle relazioni, nel prendersi cura, quando sono materne, anche se non hanno figli di carne.

Ho estrapolato, da una lettura sulla posizione della donna nella Chiesa, questo pensiero..lo faccio mio!
donna Lieta

venerdì 13 maggio 2016

Papa

Caro Papa,
Caro Papa,
le vere rivoluzionarie sono le donne che vogliono, come Maria, servire, non quelle che chiedono maggior potere nella Chiesa. Noi sappiamo che il ministero mariano precede quello petrino, e sappiamo che solo l’amore è credibile, e che solo la croce rende vero l’amore, il resto non ci interessa. Noi sappiamo che l’unico privilegio a cui anelare è quello dello Spirito, e il sacerdozio che vogliamo per le donne è solo quello del cuore. Noi donne al servizio della vita non vogliamo contare di più, né tanto meno diventare cardinali: non ne abbiamo tempo, dobbiamo crescere i nostri figli!
Le scrivo a nome di tante donne che vogliono servire la vita, e sono felici per questo. Non vogliono tornare a modelli del passato, ma essere controcorrente, e sottomettersi coraggiosamente a uno sposo. Donne che hanno Maria per modello, e la certezza che solo Dio, nessun uomo mai colmerà tutte le attese del loro cuore. Le scrivo a nome, credo, delle settantamila donne che hanno letto i miei libri, e che ho in parte incontrato in tutta Italia (presto anche all’estero). Tutte mi dicono che da quando qualcuno ha ricordato loro quanto è bello essere docili e accoglienti amano di più il loro marito e se ne lasciano guidare. Tante mi scrivono che hanno deciso di sposarsi o di aprirsi di nuovo alla vita, ed hanno avuto il terzo, il quarto, il quinto figlio. Tante mi scrivono che da quando cercano di essere sottomesse al marito, come la Chiesa a Cristo, lui ha cominciato piano piano a morire per loro, un po’ per giorno, cercando di imitare Cristo.
Tante donne invece soffrono. Ma, almeno nella parte ricca del mondo, non soffrono perché discriminate. Soffrono al contrario proprio perché non dipendono più da nessuno. Decidono da sole di sé, del proprio corpo, della propria vita, di come vivere il sesso. Decidono se tenere o no quel bambino che ha cominciato a vivere dentro di loro. Soffrono perché sono sole. Perché si sono buttate via elemosinando amore e magari a quaranta anni sono divorate dal terribile rimpianto di avere rifiutato dei figli, come terra deserta, arida, senz’acqua. Soffrono perché deluse da uomini egoisti a cui però loro non hanno saputo fare da specchio positivo, che è la funzione della donna, non hanno saputo mostrare il bene e il bello possibile. Se le donne si perdono gli uomini si perdono.
Perdoni se ho osato, le assicuro davvero la preghiera di mio marito Guido, dei nostri quattro figli Tommaso Bernardo Livia e Lavinia e il mio rosario quotidiano, e le chiedo di pregare per noi.
Con affetto e devozione,
Costanza Miriano
Ribloggo questo scritto di Miriana, di cui sono una sua affezionata lettrice. Mi sento in perfetta sintonia con i suoi giudizi.
donna Lieta

domenica 8 maggio 2016

Festa della mamma


La Madre 

E il cuore quando d’un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d’ombra
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.

In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’Eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.

Alzerai tremante la vecchie braccia,
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.

E solo quando m’avrà perdonato,
Ti verrà il desiderio di guardarmi. 

Ricorderai d’avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro.
Giuseppe Ungaretti


martedì 3 maggio 2016

Pensieri

È passato parecchio tempo.... Non ho più scritto! Forse i miei pensieri sono stati catturati dal vento che soffiava  impetuoso nei giorni scorsi. Vento freddo che ha contribuito a gelare gli stessi pensieri! Forse sono anche pensieri tristi, che maschero nell'angolo del cuore, pensando di allontanarli. Però non si può sospendere la vita!!! È la sua pienezza, la sua bellezza che sta riprendendo  spazio nei miei pensieri! 

donna Lieta